lunedì 12 luglio 2010

ne uccide più la penna che la spada...

il dono della
Regina Margherita di Danimarca
disse qualcuno, quanlcun'altro ha detto che ne ucciderà più la zappa che la penna. Il qualcun altro in questione è la regina Margherita di Danimarca (in basso nella foto) che, dopo aver visto la classifica finale del Para World Cup, ha deciso di fare dono del simpatico utensile agricolo a tutta la compagine delle Isole Far Oer.
La sovrana ha comunque espresso il più vivo ringraziamento a tutti i membri del team dell I.F.O. per lo sforzo e l'impegno, e dunque ha deciso, mossa a compassione, di far loro dono di una vacanza premio a bordo della baleniera "Simon Finnigan" dove lo sport sarà compagno di viaggio costante.
La sovrana ha infatti dichiarato, "Visto che con il pallone non è che sappiano fare granchè vediamo se sono buoni a fare qualcos'altro".
Tutti infatti, da Felipe Melo e Fernando Melo pasando per Villa a Defoe e Papastatopulos senza escludere il coach AndreOne, tutti ma proprio tutti saranno mandati all'arrembaggio dei simpatici cetacei con la zappa di cui sopra, così scopriranno il vero valore di una vittoria sul campo.
sua Maestà la Margherita
.

Classifica FINALE...Congratulazioni a GIOVANNI, SANDRO e FABRIZIO (alias GIOSAFA'); a Mr. ANDREONE delle ISOLE FAR OER e agli Stagnini dello SMOKING !


giovedì 8 luglio 2010

le semifinali, secondo me:


dovrebbe esserci,a quanto risulta dai miei conti approssimativi, una differenza di 0.5 punti a favore di Giosafà contro le Isole Far Oer per quanto riguarda la giornata; mentre per la classifica generale sempre Giosafà dovrebbe essere 2 punti avanti.
la lepre scappa e ha il passo buono, mo vediamo se i conti che ho fatto sono giusti,e aspettiamo le finali per vedere l'esito della competizione.

hasta luego

lunedì 5 luglio 2010

GHYAN SBAGLIA IL RIGORE: 'NON ME LO PERDONERO' MAI!'

"Sono Asamoah Gyan, ho 24 anni e sono disperato. Perchè? Provate a mettermi nei miei panni, provate a pensare come mi sento oggi, non ho dormito, ho pianto tutta la notte, non tanto per me quanto per i miei fratelli africani e Mister AndreOne che credevano in me. Dopo 120 minuti tirati ero stanchissimo e quando ho visto Suarez toccare il pallone con la mano ho pensato che era il mio momento. Avevo già calciato due rigori, alla prima con la Serbia e poi con l'Australia. Ho preso il pallone allora, e sono andato sul dischetto. In un attimo ho sentito gli occhi e i sospiri non solo degli 80.000 allo stadio ma di tutti i fratelli africani e di Mister AndreOne che avevano voglia insieme a me di vivere un momento storico. Ho immaginato la gioia che avrei potuto regalare, le feste interminabili e il mio nome inciso nella storia del mio paese, del mio continente e di Luco dei Marsi. Un peso enorme. Ma ci pensate? Ho solo 24 anni! E allora quando ho preso in mano lo Jabulani era pesantissimo, ho preso un respiro e mi son detto: calcia forte e poi urla tutta la rabbia che c'è in te. Ci ho provato, credetemi, ma purtroppo è andata come sapete. Dopo il rigore ho pianto ma ho anche pregato, mi son detto: non è finita, adesso vinciamo ai rigori e sono andato subito a battere il 1° e avete visto come l'ho calciato bene. Poi però i miei fratelli Mensah e Adiyiah non ce l'hanno fatta. Anche per loro lo Jabulani era pesantissimo ma io sono andato subito a consolarli perchè la colpa era tutta mia, bastava segnare il rigore giusto. Ricordo che quando ero in Italia ascoltavo una canzone in cui Francesco De Gregori diceva che un giocatore non si giudica da come si calcia un rigore...scusate non ricordo bene le parole...mandatelo a dire ai miei compagni e al Mister AndreOne...E poi che rabbia vedere quel bastardo capellone dell'URUGAY, che all'ultimo rigore decide di fare il cucchiaio...Omm' e merd!!! Io quel coraggio, non l'ho avuto e non me lo perdonerò MAI"...Mi scusi ancora Mister AndreOne...Cazzarola!!!

Ecco a voi i "conti" e la Classifica dopo i Quarti di Finale...




sabato 3 luglio 2010

FELIPE MELO voto 1

la direzione tecnica delle isole far oer vuole sentitamente ringraziare il proprio collaboratore, Felipe Melo per la splendida prestazione di ieri pomeriggio, durante i quarti di finale.
Grazie Felipe, grazie davvero, tutti i 28.000 abitanti delle isole far oer ti saranno grati per aver preso 1,con il tuo gesto davvero hai aiutato la squadra e hai fatto il tuo dovere di combattente in campo, purtoppo era una partita di pallone e non di lotta messicana.
si capisce perchè giochi dove giochi e vieni trattato come vieni trattato. Noi delle isole far oer abbiamo provato a darti fiducia, ma ora spero che la tua carriera prenda la strada del porto, nel senso che ti vediamo bene a vendere il culo presso il porto di Rio de Janeiro, aggratis ovviamente. Ciao Felipe, tante care cose e,di cuore, vaffanculo.